Piazza Garibaldi, dedicata all’“eroe dei due mondi”, rappresenta il fulcro della vita cittadina di Lecco, animandosi durante tutto l’anno con eventi e attività. Circondata da eleganti edifici novecenteschi, qui è possibile ammirare il Palazzo di Giustizia, progettato dal lecchese Mario Cereghini, e il Palazzo della Banca Popolare di Lecco.
La piazza ospita al centro la statua di Giuseppe Garibaldi, eretta a simbolo della gratitudine dei lecchesi verso il celebre condottiero. Alle sue spalle si erge il Teatro della Società – al momento non visitabile a causa di lavori di restauro – un capolavoro in stile neoclassico progettato da Giuseppe Bovara che conserva intatta l’imponenza del suo stile architettonico.
La piazza funge da crocevia per le principali vie del centro, diventando il punto di riferimento per residenti e visitatori. Durante l’anno ospita numerosi eventi: dai mercati cittadini alle esibizioni musicali estive, fino alla pista di pattinaggio in inverno, consolidandosi come il cuore pulsante della vita sociale lecchese.
Monumento a Giuseppe Garibaldi
Inizialmente collocato al centro della piazza, il monumento a Giuseppe Garibaldi si trova oggi di fronte all’ingresso del Teatro della Società. Realizzato nel 1884 dallo scultore Francesco Confalonieri su progetto dell’architetto Giuseppe Bovara, il monumento è la seconda statua dedicata a Garibaldi eretta in Italia dopo la sua morte.
Realizzata in granito bianco di Baveno, la statua è collocata su un piedistallo che riporta i nomi di quattro garibaldini lecchesi partecipanti alla spedizione dei Mille. Gli abitanti di Lecco, desiderosi di rendere omaggio all’eroe, raccolsero offerte per finanziare la realizzazione dell’opera.
Accanto al monumento si trova l’edificio che un tempo ospitava l’Albergo Croce di Malta, dove Garibaldi soggiornò tra il 1859 e il 1866; una targa commemorativa sulla facciata ne ricorda il passaggio.
Teatro della Società
Il Teatro della Società, progettato nel 1835 e inaugurato nel 1844 con l’opera “Anna Bolena” di Gaetano Donizetti, è un esempio di architettura neoclassica che richiama per eleganza e acustica il celebre Teatro alla Scala di Milano. La sala principale, a ferro di cavallo, è caratterizzata da tre ordini di palchi e un loggione, arredati con poltroncine in ferro e velluto risalenti al primo Novecento.
La volta del teatro è decorata dal grande affresco “Teatro della vita” dell’artista Orlando Sora tra il 1978 e il 1979, un’opera che raffigura un cielo animato da putti e figure simboliche in un girotondo che celebra i vari momenti dell’esistenza umana.