Baite Filosofiche 2024

Con il Festival “Baite Filosofiche” il pensiero di una città sale in alto per diventare necessario protagonista di un suo futuro sostenibile e partecipato.

La quarta edizione del festival delle Baite Filosofiche di Lecco si arricchisce di una summer school dedicata al tema degli ecosistemi, in collaborazione con il Dottorato in Filosofia dell’Università di Roma Tre.

Giovedì 18 e venerdì 19 settembre studenti universitari e dottorandi presenteranno le loro relazioni accompagnati e coordinati da un’équipe di professori di diverse università italiane.
Venerdì 20, si terrà la presentazione del libro City for Care assieme a Michelangelo Pistoletto e Pierattilio Superti e i partner di progetto (ATS Brianza, ASST, RSA del territorio, Canton Ticino) , si aprirà il Festival vero e proprio, con una tavola rotonda sull’Intelligenza Territoriale, tema dell’edizione 2024, quale vettore della svolta sociale e culturale dei territori del lecchese, ossia l’obiettivo che il CRAMS, l’associazione a capo del festival, persegue da sempre attraverso i progetti dei Quartieri del Terzo Paradiso (www.qtplecco.it).
Le giornate di sabato 21 e domenica 22 prevedono un fitto programma di conferenze dedicate ai temi del Genius loci, dell’Intelligenza artificiale assieme alle altre forme di intelligenza, e dei poteri e delle potenze che attraversano i territori. Nel pomeriggio di domenica si terrà una tavola rotonda conclusiva, aperta alla cittadinanza, sulle scommesse e le poste in gioco di un pensiero territoriale rivolto al futuro.

Gli incontri si terranno presso il Circolo Arci Promessi Sposi di Lecco e il Crams, mentre la tavola rotonda conclusiva sarà ospitata dalla Chiesa di Sant’Egidio, in località Bonacina.

La proliferazione dell’Intelligenza artificiale, ormai in ogni ambito della vita, spinge il pensiero filosofico a interrogarsi sul significato stesso dell’intelligenza e sulle sue varie forme, umane e non umane, organiche e inorganiche. L’occasione è allora quella di scommettere sull’importanza sociale, ecologica e culturale di un’intelligenza collettiva come espressione dei saperi e delle pratiche che provengono dai territori e dalle realtà locali. Intelligenza Territoriale è il nome che vogliamo dare a questa scommessa.