Il rione sorge sulle prime alture della zona nordorientale del nucleo urbano e si sviluppa parallelo al corso del torrente Gerenzone
San Giovanni è il primo degli antichi abitati della Valle del Gerenzone (di cui fanno parte anche Rancio, Laorca e Malavedo) che s’incontra lasciandosi il centro di Lecco alle spalle. 
Durante l’epoca d’oro dell’industria siderurgica, nell’antico villaggio di San Giovanni si contava il maggior numero di fucine dell’intero territorio lecchese, sviluppatesi lungo il corso del preziosissimo torrente Gerenzone. Ma, accanto al rumore dei battiti che segnalano la fervente vita operosa del rione, passeggiandovi si poteva (e in questo caso si può ancora!) udire della musica. A San Giovanni, infatti, è attivo tutt’oggi un corpo musicale di antichissima origine, fondato a inizio ‘800 e intitolato a Giuseppe Verdi, che in passato ha avuto l’onore di essere diretto dal compositore Amilcare Ponchielli. 

Origine del nome: Il comune prende il nome dalla chiesa sorta nel cuore del rione (dedicata al discepolo prediletto di Gesù, l’Evangelista Giovanni), che storicamente era la chiesa parrocchiale dell’intera Valle del Gerenzone. In seguito, San Giovanni ha assunto la dicitura “alla Castagna” in riferimento al castano: un albero longevo, forte e vigoroso che pare contasse degli esemplari nella piazza centrale del comune. L’immagine della castagna simboleggia, così, la forza e il vigore della comunità di San Giovanni. 
Contrade: Varigione, Cavalesino, Cereda, Cafrancoscio.
Soprannome abitanti: Nell’operoso rione San Giovanni, l’appellativo è quello un po’ sarcastico di “Scolda banch”, ovvero “scalda banchi”: indica coloro che vanno a scuola senza trarne profitto. 

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