Casa del sarto
La casa che accolse Lucia dopo che fu liberata dall’Innominato
Luogo di grande suggestione letteraria e di profondo spirito religioso, la chiesa di San Giovanni Battista detta del Beato Serafino si trova a Lecco nel rione Chiuso.
La chiesetta, appartenente all’Itinerario Manzoniano, si trova sulla strada principale che collega Lecco con Bergamo, è di origine romanica con una facciata a capanna e al suo interno si rimane meravigliati di tutta la sua ricchezza. Infatti, qui si possono osservare un ciclo di affreschi che risalgono al Quattrocento e che sono attribuiti a Giovan Pietro da Cemmo, un pittore originario della Valcamonica.
In una cappella laterale sono conservate l’urna e la cassa che ha contenuto le spoglie del Santo Beato Serafino Morazzone che, secondo la tradizione, fu il confessore di Alessandro Manzoni. È proprio da lui, infatti, che lo scrittore trae ispirazione per il personaggio presentato nella prima stesura del Fermo e Lucia.
Citata nel XXIII capitolo del romanzo, nell’episodio dell’incontro tra l’Innominato e il Cardinal Federigo Borromeo, è il luogo dove sarebbe avvenuta la celebre conversione dell’Innominato.
Oggi nelle vicinanze della chiesa di Chiuso, in via Innominato, 2, puoi anche visitare il museo dedicato a Beato Serafino Morazzone, dove sono custoditi documenti e oggetti legati al curato, ma non solo. Si possono vedere anche litografie originali dei Promessi Sposi realizzate da Roberto Focosi intorno al 1830. Il museo è visitabile su prenotazione telefonica.
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