Passeggiando per la città di Lecco si possono trovare alcuni luoghi che testimoniano il suo passato: il Vallo delle Mura si trova in cima a Via Bovara ed è ciò che resta del bastione della Porta di Vianova. 

Un tempo, infatti, la città era un borgo fortificato: Azzone Visconti nel 1336 aveva fatto costruire le mura di forma triangolare che inglobavano il borgo e il castello che si trovava sulla riva del Lago di Como. Della cinta muraria oggi sono visibili la Torre Viscontea e il Vallo delle Mura; il corpo della torre occidentale invece funge da basamento per il Campanile di San Nicolò.  

Le mura del borgo, essendo affacciato sul Lago di Como, permettevano un accesso dal porto che era controllato rigidamente dalla Porta di Santo Stefano. A nord-est si trovava la Porta Nuova che portava verso la Valsassina, unica via di terra per giungere ai paesi del lago. A sud-est, invece, si trovava la porta che dava verso Bergamo, al confine con la Repubblica di Venezia. 

Nel 1551, invece, per adeguarsi alle nuove tecniche di guerra che prevedevano l’utilizzo dell’artiglieria, vennero fatti gli ultimi restauri: si rinforzarono le difese delle tre porte; si formarono, al di là del fossato, gli spalti e venne completata la grande torre rotonda, una postazione cannoniera, a lato della Basilica di San Nicolò.

Il castello venne poi smembrato e le mura abbattute dopo il 1782, quando l’imperatore Giuseppe II decretò l’abolizione della piazzaforte militare di Lecco.   

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