Il Ponte San Michele a Paderno d’Adda, noto anche come Ponte di Paderno, è un viadotto metallico multifunzionale che collega i paesi di Paderno D’Adda e Calusco d’Adda, nonché le province di Lecco e Bergamo. Con i suoi 266 metri di lunghezza, questa incredibile opera ingegneristica permette il transito sia del traffico ferroviario che di quello stradale tra le due province lombarde. 

Costruito tra il 1887 e il 1889 dalla Società Nazionale delle Officine Savigliano su progetto dell’ingegnere svizzero Rothlisberger, il Ponte San Michele è uno dei maggiori ponti ad arcata del mondo e nel dicembre 2021 è stato candidato per essere inserito nella lista UNESCO dei Patrimoni dell’Umanità. La sua costruzione, caratterizzata da una struttura reticolare che supera il profondo avvallamento dell’Adda con una luce libera di 150 metri, rappresenta un capolavoro dell’ingegneria civile italiana del tardo XIX secolo. L’eleganza delle proporzioni, la precisione del progetto e la perfezione costruttiva testimoniano il notevole progresso raggiunto dall’industria siderurgica e dall’ingegneria ferroviaria di quel periodo. 

Oggi, il Ponte San Michele è riconosciuto come un simbolo dell’archeologia industriale in Italia e una delle realizzazioni più significative dell’ingegneria italiana dell’Ottocento, e resta una testimonianza tangibile di un’epoca in cui materiali come acciaio, ferro e ghisa incarnavano il progresso umano e tecnologico. 

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