Le Vie del Viandante sono un insieme di dodici percorsi lungo un cammino storico internazionale di circa 220 km, arricchito da una combinazione di cultura e natura, panorami incredibili, opportunità sportive e benessere a 360 gradi. Questo raggruppamento di sentieri connette il Passo San Bernardino a Milano, attraversando la suggestiva Valle Mesolcina, la Valchiavenna, le rive incantevoli del Lago di Como e le sponde del fiume Adda. 

Una di queste dodici Vie del Viandante è il Sentiero di Leonardo, un agevole percorso ciclopedonale che costeggia le rive del fiume Adda e collega Lecco a Milano, in gran parte pianeggiante o con un dislivello leggero, su fondo prevalentemente asfaltato o poco disconnesso. Accessibile a piedi o in bicicletta, anche con bambini, il Sentiero di Leonardo è percorribile per la maggior parte anche con carrozzine. 

Si parte da Lecco verso i laghi di Garlate e Olginate; quindi, si prosegue lungo l’Alzaia del fiume Adda fino al Naviglio della Martesana, passando per Cassano d’Adda, Cernusco sul Naviglio, Vimodrone fino ad arrivare a Milano. 

Il percorso è accessibile tutto l’anno e può essere completato in bicicletta in una sola giornata, rientrando con i mezzi pubblici. A piedi, è consigliabile suddividerlo in quattro tappe: 
Lecco – Imbersago (21,3 km) 
Imbersago – Cassano d’Adda (25,8 km) 
Cassano d’Adda – Cernusco sul Naviglio (15,9 km) 
Cernusco sul Naviglio – Milano (16,2 km) 

Lungo il percorso sono state lasciate diverse tracce dal genio rinascimentale Leonardo da Vinci, che ha condotto alcuni suoi studi proprio in queste zone: un esempio è il celebre Traghetto di Leonardo, di cui si può ammirarne oggi una copia a Imbersago, proprio lungo l’itinerario che costeggia l’Adda. 

Percorrendo il Sentiero di Leonardo si attraversano molti luoghi di interesse storico e culturale. Per citarne alcuni: il Ponte di San Michele a Paderno d’Adda, importante esempio italiano dell’architettura in ferro dell’Ottocento; la centrale idroelettrica Taccani a Trezzo d’Adda, una delle più interessanti di tutta la Lombardia dal punto di vista architettonico e tecnologico; il Villaggio operaio di Crespi d’Adda, riconosciuto come Patrimonio UNESCO dal 1995 e che rappresenta un caso quasi unico in Italia: un paese creato dal nulla per dare alloggio a operai, impiegati e dirigenti del cotonificio di Cristoforo Benigno Crespi e alle loro famiglie.   

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